Industria 4.0, come cambierà l’industria del Food nei prossimi 20 anni
Con l’avanzamento della tecnologia il mondo dell’industria è entrato in una “nuova era”, quella dell’industria 4.0. Giorno per giorno, la nostra vita sta cambiando e con essa le nostre abitudini, il nostro stile di vita, le nostre esperienze di acquisto, l’alimentazione.
Uno dei problemi più grandi che ci troviamo ad affrontare riguarda la cattiva distribuzione del cibo nel mondo. La scarsità di cibo in aree in via di sviluppo o sottosviluppate e la sovrapproduzione di cibo in Occidente e nei paesi industrializzati.
I paesi in via di sviluppo, infatti, soffrono di malnutrizione mentre nei paesi industrializzati più di 120 kg di cibo vengono sprecato ogni giorno.
Il problema sembra ingigantirsi se osserviamo le proiezioni di quello che succederà nei prossimi anni. Si prospetta, infatti, un aumento della popolazione mondiale di più di 2 miliardi, sfortunatamente, questo indice cresce in larga misura nei paesi in via di sviluppo, dove la produzione di cibo non soddisfa le necessità alimentari della popolazione.
Il cibo è uno degli elementi essenziali per la sopravvivenza dell’uomo e tutti devono essere in grado di reperirlo. È un diritto dell’uomo, infatti, avere accesso a cibo sicuro e nutriente sufficiente per soddisfare i bisogni nutrizionali di base. Ogni giorno, troppi uomini e donne in tutto il mondo faticano a sfamare i propri figli con un pasto nutriente. In un mondo in cui si produce cibo sufficiente per sfamare tutti, 821 milioni di persone – una su nove – vanno ancora a letto a stomaco vuoto. Un numero ancora superiore, vale a dire una persona su tre, soffre di qualche forma di malnutrizione.
Gli obbiettivi dell’industria 4.0
Eliminare la fame e la malnutrizione è uno dei goals più importanti dell’Agenda 2030. Fra le conseguenze di un’alimentazione scarsa o sbagliata, non ci sono solo sofferenze e danni alla salute. Tutto ciò comporta anche un progresso più lento in molte aree di sviluppo come l’istruzione e il lavoro. Per poter sfamare la popolazione della Terra è essenziale distribuire equamente le risorse, favorire una corretta alimentazione, ridurre gli sprechi e promuovere l’agricoltura sostenibile.
Questo obiettivo prefissato anche dall’Industri 4.0 è strettamente legato ad altri. La malnutrizione, infatti, è direttamente collegata alla povertà e alla sanità, perché può essere causa di molte malattie. Gli effetti della malnutrizione interessano milioni di persone in tutti il mondo, i più colpiti sono soprattutto i bambini sotto i cinque anni. Oltre 150 milioni sono rachitici, circa 50 milioni deperiti, più di 38 milioni risultano in sovrappeso e ogni anno 20 milioni di bambini nascono sottopeso. Tra gli adulti, invece, soprappeso e obesità hanno raggiunto livelli record; secondo uno studio lo sono circa il 38,9% delle persone.
Nel contrasto alla povertà alimentare è opportuno un maggiore impegno delle istituzioni per definire piani alimentari “adeguati”, condurre campagne di sensibilizzazione ed educazione alimentare, accrescere la performance del “Sistema di contrasto alla povertà alimentare” (banco alimentare, mense poveri, ecc), investendo in processi di innovazione sociale fondati su una sinergia tra gli stakeholder del territorio, come previsto dalla Legge sugli sprechi del 2016.
Il settore della Food Technology, e quindi dell’Industria 4.0, gioca quindi un ruolo importantissimo nella lotta al cambiamento climatico e alla crisi alimentare. Proprio per questo motivo, è importante conoscere per bene le potenzialità del settore. Quali sono i suoi punti di forza e migliorarsi giorno per giorno per creare e di conseguenza utilizzare i giusti mezzi e le giuste tecniche di produzione.
La Nuova Meccanica nella sfida al cambiamento
La Nuova Meccanica partecipa alla sfida di settore costruendosi e migliorandosi, giorno per giorno per combattere la sfida al cambiamento climatico e allo spreco alimentare.
Nella fase di ideazione, di progettazione e di costruzione delle nostre macchine teniamo sempre conto della effettiva efficacia delle macchine, il che comporta, tra una serie di fattori, il controllo dello spreco alimentare nelle varie fasi di produzione. Ancora più nel dettaglio, per quanto riguarda il settore del Food, sono molto spesso previsti utilizzi alternativi degli scarti alimentari, come ad esempio compostaggio o destinazione alternativa alla produzione di mangimi.
Industria 4.0, cosa cambierà nei prossimi vent’anni
Lo stile di vita attuale della sfera di popolazione Occidentale e industrializzata non sembra essere sostenibile per le sorti del pianeta e della popolazione mondiale futura, per questo motivo è importante riguardare le nostre abitudini alimentari, di spesa e di divertimento per un futuro migliore e per una più equa ridistribuzione delle materie prime.
Nei prossimi vent’anni i trend ci portano a pensare ad un’industria sempre più intelligente e sempre più all’avanguardia.
Quello che è quasi certo è che il lavoro umano nell’industria sarà sempre meno e che i lavori noiosi e ripetitivi saranno presto sostituiti da bracci robotici e automazione che permetteranno, innanzitutto, un’efficienza maggiore a causa dell’abbattimento dei costi e dell’assenza di riposo; ma anche un abbattimento dello spreco visto che l’errore è ridotto al minimo.
Un altro importante cambio nell’industria del Food nei prossimi vent’anni riguarda anche il cambio delle nostre abitudini alimentari, fattore necessario e indispensabile per la stessa evoluzione dell’industria, che, inevitabilmente, si muove in base alle nostre abitudini di consumo.