Produzione alimentare, come la tecnologia sta rivoluzionando il settore
Negli ultimi anni, la tecnologia ha avuto un impatto significativo sulla produzione alimentare. Il cosiddetto foodtech ha portato piccole, medie e grandi aziende operanti nel settore agroalimentare a sviluppare tecnologie e processi inimmaginabili appena un decennio fa. Ma come è stata possibile una tale innovazione in così poco tempo?
In questo articolo spiegheremo l’impatto che la tecnologia ha avuto sulla produzione alimentare e come le aziende (come La Nuova Meccanica) hanno fiutato questa opportunità per il loro business. Offrendo macchinari sempre più innovativi ed efficienti.
Cos’è la tecnologia alimentare
Partendo dalle origini, la tecnologia alimentare è quel ramo della scienza alimentare che si occupa della selezione, conservazione, lavorazione e confezionamento degli alimenti nella loro fase di produzione e non solo. Un settore quasi del tutto sconosciuto al grande pubblico che non immagina quanto lavoro e studio ci sia dietro ai prodotti che ogni giorno comprano al supermercato.
I primi accessi di applicazione di tecnologie applicate a questo settore, risalgono al 1810 con la nascita del procedimento di inscatolamento. Un piccolo approccio a ciò che oggi viene definito packaging, che ha permesso ai prodotti di poter essere conservati più a lungo e in maniera decisamente più igienica. Tuttavia, è con Louis Pasteur nel 1894 che ci fu il primo vero tentativo di dare una base scientifica alla tecnologia alimentare.
Con la pastorizzazione, infatti, Pasteur riuscì a mantenere la sicurezza degli alimenti e delle bevande e aumentarne la shelf life. Diminuendo, di conseguenza, inutili sprechi. Da questa prima scintilla, la tecnologia ha fatto passi da giganti arrivando sino ai giorni nostri.
Produzione alimentare, l’importanza della tecnologia
Negli ultimi 50 anni, la popolazione globale è cresciuta a dismisura che ha reso necessario un aumento significativo della produzione alimentare. La ricerca del biologico o della filiera corta del prodotto “pulito” è diventato un must sul mercato che assicura la crescita delle vendite. Queste innovazioni, dunque, hanno reso inevitabili alcuni cambiamenti strutturali.
Grazie alla continua ricerca e a macchinari sempre migliori, l’industria alimentare punta sempre di più sulla produzione dei prodotti a “lunga durata“. Con un occhio sempre più attento verso tutto quello che non è “naturale” come l’utilizzo di conservanti, additivi o qualsiasi trattamento chimico.
L’utilizzo di nuove tecnologie, inoltre, ha permesso alle aziende di alzare la qualità abbattendo contestualmente i costi di produzione. Ciò ha consentito una produzione di massa, quindi su larghissima scala, con costi unitari contenuti di beni e servizi fatti però “su misura” per il cliente, individualizzati o personalizzati.
Per soddisfare la crescente domanda di beni alimentari dei prossimi decenni, la filiera di produzione dovrà per forza di cose continuare il suo processo di evoluzione. Affidandosi sempre di più alle ultime tecnologie come l’intelligenza artificiale, la robotica, l’ingegneria genetica. E tutti quei metodi che permetteranno una produzione massiva di alimenti ad impatto zero.